Zero Trust in azienda: come applicarlo per ridurre i rischi
scritto da Silvia Bergamaschi

Zero Trust in azienda: come applicarlo per ridurre i rischi

Negli ultimi anni, il principio di Zero Trust è emerso come una delle strategie più efficaci per la sicurezza informatica aziendale. Questo modello di sicurezza non si basa sulla fiducia intrinseca dei sistemi interni, ma richiede la verifica continua e l'autenticazione di ogni accesso alla rete. Per gli IT Manager, l'implementazione corretta del principio di Zero Trust può significare la differenza tra un'infrastruttura sicura e una vulnerabile. In questo articolo, esploreremo come applicare il principio di Zero Trust in azienda per minimizzare i rischi associati agli attacchi informatici.
 
Cos'è il principio di Zero Trust?
Il concetto di Zero Trust si basa sull'idea che le aziende non debbano mai fidarsi implicitamente di nulla, sia all'interno che all'esterno del perimetro di sicurezza, in pratica, ogni accesso alla rete deve essere verificato, indipendentemente dalla sua origine, con l'obiettivo di prevenire le violazioni dei dati.
 
Elementi fondamentali del modello Zero Trust

1. Verifica continua > ogni accesso alla rete deve essere autenticato e autorizzato, anche per gli utenti interni.
2. Accesso con minimo privilegio > gli utenti ottengono solo i privilegi di accesso necessari per svolgere le loro attività.
3. Segmentazione della rete > la rete è divisa in segmenti più piccoli per limitare la portata di eventuali violazioni.
4. Monitoraggio e analisi > la rete viene costantemente monitorata per rilevare attività anomale o sospette.
 
Passaggi per applicare il principio di Zero Trust in azienda

1. Valutazione della sicurezza attuale. II primo passo per implementare un modello Zero Trust è effettuare una valutazione approfondita della sicurezza attuale, per fare questo l’IT Manager dovrebbe:

- identificare le risorse critiche > determinare quali dati e sistemi sono essenziali per le operazioni aziendali;
- analizzare i flussi di accesso > valutare chi ha accesso a quali risorse e identificare eventuali vulnerabilità nei flussi di accesso.


2. Implementazione di autenticazione forte. Un pilastro fondamentale del modello Zero Trust è l'autenticazione forte, questo significa adottare tecniche avanzate di autenticazione come:
 
- l’autenticazione multifattoriale (MFA) > utilizzare più fattori di verifica, come biometria e password dinamiche.
 
3. Applicazione del principio di minimo privilegio. Il principio di minimo privilegio implica concedere agli utenti solo i diritti necessari per svolgere il loro lavoro, si può implementare questo principio con le seguenti azioni:

- ruoli e permessi basati sul contesto > assegnare ruoli e permessi in base alla posizione e alle necessità di accesso;
- revisione regolare dei privilegi > controllare periodicamente i privilegi degli utenti per assicurarsi che siano ancora appropriati.
 
4. Segmentazione della Rete. La segmentazione della rete è una strategia chiave per limitare la diffusione di eventuali violazioni. L'IT manager dovrebbe:

- creare zone di sicurezza > dividere la rete in zone di sicurezza con livelli di accesso distinti;
- isolare le risorse critiche > posizionare le risorse critiche in segmenti di rete con accesso altamente controllato.
 
5. Monitoraggio costante e analisi dei dati. Il monitoraggio continuo delle attività della rete è essenziale per il rilevamento tempestivo delle minacce, per questo è importante implementare:
- strumenti di monitoraggio in tempo reale > utilizzare software di monitoraggio che analizzano il traffico di rete e identificano anomalie;
- analisi dei log e audit > analizzare i log delle attività per individuare comportamenti sospetti e verificare la conformità alle politiche di sicurezza.
 
6. Educazione e formazione dei dipendenti. Una componente spesso trascurata della sicurezza Zero Trust è la formazione dei dipendenti. Gli IT manager dovrebbero:
- sensibilizzare i dipendenti sulle minacce > educare i dipendenti sui rischi di sicurezza e su come riconoscere tentativi di phishing o ingegneria sociale; 
- promuovere le migliori pratiche di sicurezza > incoraggiare l'adozione di pratiche sicure, come la gestione delle password e il riconoscimento dei segnali di attacco.
 
7. Implementazione di Tecnologie Avanzate. L'adozione di tecnologie avanzate è fondamentale per un'efficace implementazione del modello Zero Trust. Alcuni strumenti utili includono:
- VPN e SDP (Software Defined Perimeter) > implementare reti private virtuali e perimetri definiti dal software per proteggere l'accesso remoto;
- strumenti di rilevamento delle minacce > utilizzare soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning per il rilevamento proattivo delle minacce.
 
Vantaggi del Modello Zero Trust

L'implementazione di un modello Zero Trust offre numerosi vantaggi per la sicurezza aziendale:
- riduzione del rischio di breach > limitando l'accesso e monitorando continuamente, le aziende possono ridurre la probabilità di violazioni;
- migliore protezione dei dati sensibili > i dati critici sono protetti da accessi non autorizzati, minimizzando il rischio di perdita o furto;
- conformità normativa > le aziende possono migliorare la conformità alle normative di protezione dei dati grazie a controlli di accesso più rigorosi.
 
Conclusione

Il principio di Zero Trust rappresenta un approccio moderno e proattivo alla sicurezza informatica, l'implementazione di questo modello può portare ad un significativo miglioramento della postura di sicurezza aziendale, riducendo al minimo i rischi di attacchi informatici. Seguendo queste linee guida le organizzazioni possono costruire un'infrastruttura robusta e forte, pronta a fronteggiare le future minacce informatiche.

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Silvia Bergamaschi
Silvia Bergamaschi

Mi chiamo Silvia e in T-Consulting mi occupo di marketing e comunicazione, mi piace trasmettere idee e concetti in modo chiaro e coinvolgente; collaboro alla promozione delle nostre soluzioni per dare supporto a chi lavora tutti i giorni in ambito IT.


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