T-CON2025 WAR ROOM EDITION
Un altro T-CON è ormai alle nostre spalle, ma anche questa volta ha lasciato il segno. Eravamo in tanti, così tanti da aver fatto sold out delle iscrizioni e da non avere neanche una sedia libera in sala.
Grand Hotel Da Vinci - Cesenatico
Eppure, il tema scelto per questo T-CON2025 non era semplice.
Organizzare una War Room è una cosa ancora poco comune nel nostro Paese, quando si parla di Cybersecurity. Anche se dovrebbe iniziare ad esserlo.
Abbiamo chiesto ad IT Manager, CISO, CIO e a partner come DPO e consulenti, di dedicarci una giornata, per capire come l’avere un gruppo “di crisi” - da coinvolgere immediatamente al bisogno- possa fare la differenza.
Dopo anni spesi a condividere il messaggio “non è se, ma è quando” un attacco cyber diventerà realtà nella nostra organizzazione, questa volta ci siamo focalizzati sul capire cosa succede effettivamente ad attacco avvenuto.
Qual è la catena di comando? Quali sono le azioni da compiere? Come vengono ripristinati i servizi?
Matteo Cecchini (Co-founder e CEO T-Consulting)
Marco Marini (Head of Cybersecurity T-Consulting)
È stata una giornata ricca di contenuti e di spunti, ma personalmente credo che 3 cose siano da tenere sempre a mente:
1) Creare un gruppo “War Room” permette di “allungare la panchina”, condividendo con altre figure aziendali la responsabilità di rispondere e agire secondo le esigenze dell’organizzazione. Non può e non deve ricadere tutto sulle spalle del Dipartimento IT, che in un momento come quello della risposta ad un incidente cyber è già sovraccarico di pressione e responsabilità.
2) Come ogni emergenza, anche un attacco cyber può essere affrontato e gestito in modo migliore se in azienda esiste un piano di Incident Response (IRP), un insieme di procedure studiate, documentate e condivise a cui l’IT Manager attinge immediatamente per arginare il danno e difendere con efficienza l’organizzazione; I nostri speaker si sono avvicendati sul palco reiterando questo messaggio da più punti di vista. Panificare, documentare e comunicare diventano il nostro “mantra”, quando vogliamo vivere un momento difficile e stressante con maggiore lucidità.
Vera Tucci (Co-founder e COO T-Consulting)
Ci siamo lasciati con un racconto toccante di chi l’ha vissuto e non sono mancati i momenti di commozione a fronte della vulnerabilità espressa dal nostro ospite internazionale Robert Cioffi.
Vera Tucci e Robert Cioffi (SMB IT Expert & Peer Facilitator)
T-CON è stato anche vicinanza, convivialità, scambio, come ogni anno.
Il nostro impegno va tutto nel creare una giornata che sappia bilanciare focus e leggerezza; momenti di serietà e spensieratezza devono coesistere perché chi lavora nel mondo IT e della Cybersecurity sa quanto può essere pesante la pressione quotidiana di tenere sempre tutto sotto controllo.
Il nostro lavoro non si ferma qui, T-CON è un’occasione per fare insieme il punto sui temi più caldi del momento, per confrontarsi e per discutere di persona di ciò che viviamo nella nostra attività quotidiana, ma non è il punto di arrivo.
Il vero lavoro comincia adesso, per migliorare la postura di sicurezza un passo alla volta, un processo alla volta, una procedura alla volta.
Ci diamo appuntamento al prossimo anno e nel frattempo #BeSafe
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