Business Continuity vs Disaster Recovery: come integrarli per una resilienza reale
scritto da Matteo Cecchini

Business Continuity vs Disaster Recovery: come integrarli per una resilienza reale

Quando si parla di sicurezza IT, i termini “Business Continuity” e “Disaster Recovery” vengono spesso confusi, sovrapposti o usati come sinonimi. Ma nella pratica – quella fatta di incidenti da gestire, downtime da prevenire e operatività da garantire – le differenze contano, eccome.

Capire dove finiscono i confini dell’uno e iniziano quelli dell’altro è fondamentale per ogni IT Manager che voglia impostare una strategia di cyber resilience realmente efficace, e soprattutto sostenibile.

Continuità vs Ripristino: la differenza che fa la differenza

  • Disaster Recovery (DR) è il piano tecnico per ripristinare sistemi e dati dopo un evento critico (attacco cyber, guasto, disastro naturale);
  • Business Continuity (BC) è la strategia più ampia per mantenere operativa l’azienda anche durante l’emergenza, magari con modalità temporanee o ridotte.

In breve:

  • Il DR risolve, la BC reagisce senza fermarsi;
  • Il DR pensa ai server, la BC pensa al business.

👉 In T-Consulting crediamo che l’efficacia risieda nell’integrazione intelligente tra i due, con una visione tecnica che parte però dai processi aziendali reali.

Cosa deve contenere un piano di Business Continuity

Oltre al ripristino dei dati, la vera continuità operativa prevede:

  1. Analisi d’impatto (BIA – Business Impact Analysis)

Serve a capire quali processi aziendali non possono fermarsi, per quanto tempo e con quali alternative operative.
T-Consulting supporta i clienti nella redazione di una BIA completa, che identifica:

  • processi core (es. produzione, logistica, vendite);
  • dipendenze critiche (fornitori, sedi, sistemi);
  • soglie di tolleranza per downtime o degrado di servizio.
  1. Soluzioni alternative preconfigurate

Non si tratta solo di server da riavviare. Bisogna pensare a:

  • accessi remoti sicuri per lavoratori impossibilitati a rientrare in sede;
  • fornitori alternativi pronti all’attivazione rapida;
  • procedure operative per reparti non IT.

T-Consulting aiuta le aziende a predisporre piani di continuità per ogni funzione strategica, affiancando IT, HR, Finance e Operations nella definizione di scenari alternativi.

  1. Comunicazione d’emergenza

Durante un’interruzione grave, la comunicazione è uno degli asset più importanti.
Serve una strategia interna (chi aggiorna il management? Con che frequenza?) e una esterna (come informare clienti o partner?).
Nel piano BC vanno previste:

  • mail e template pronti;
  • ruoli comunicativi chiari;
  • strumenti multipli (mail, mobile, tool aziendali...).

T-Consulting integra la crisis communication nei suoi piani BC e DR, offrendo formazione specifica e strumenti validati sul campo.

  1. Coordinamento con il Disaster Recovery

I due piani non possono procedere separatamente. La sinergia BC–DR si concretizza solo quando:

  • sono condivisi gli stessi obiettivi di ripristino (RTO, RPO);
  • i referenti tecnici e decisionali lavorano a stretto contatto;
  • test e simulazioni coinvolgono entrambi gli ambiti.

👉 Nei nostri progetti, T-Consulting garantisce che BC e DR siano due anime dello stesso corpo, integrando i processi con tecnologie come NinjaOne, Veeam, Axcient e sistemi di orchestrazione automatica del ripristino.

Quando un piano è davvero “resiliente”?

Quando funziona non solo in teoria, ma nella pratica.
Un piano BC/DR efficace è:

  • documentato ma anche fruibile;
  • testato in modo regolare con esercitazioni realistiche;
  • aggiornato ogni volta che cambia qualcosa in azienda.

T-Consulting, attraverso la propria attività pluriennale come MSSP (Managed Security Service Provider), affianca il cliente non solo nella scrittura dei piani, ma anche nel loro mantenimento, test periodico e miglioramento continuo.

In sintesi

Business Continuity e Disaster Recovery non sono due alternative. Sono due facce della stessa strategia.
Solo integrandole si può davvero rispondere alle emergenze, mantenere il controllo e ripartire senza danni irreversibili.

Con il supporto di T-Consulting, la tua azienda non avrà solo un piano scritto: avrà un piano pronto a essere usato, personalizzato, aggiornato e con un team alle spalle che lo conosce, lo gestisce e ti aiuta a mantenerlo vivo.

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Matteo Cecchini
Matteo Cecchini
m.cecchini@t-consulting.it

Una passione smisurata per la tecnologia, l’informatica e la cybersecurity coltivata fin da quando ero bambino si è poi trasformata in professione e questa poi in un progetto: T-Consulting. Negli ultimi 12 anni ho avuto il privilegio di guidare, insieme alla mia socia Vera, una squadra composta da fantastiche persone aiutando tante aziende a lavorare meglio, più in sicurezza ed in modo sempre innovativo. Ex sistemista, oggi mi occupo della direzione dell’azienda e del suo sviluppo commerciale.


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